Nel libro Jeremy e la farfalla che volava in inverno, racconto del mio incontro con Jeremy Olek. Lo considero un mentore talmente straordinario, da assimilarlo a un vero e proprio alter ego, una parte inespressa di me che, grazie a lui, si può talora esprimere.
Jeremy ha accettato di condividere una pillola settimanale, il suo contributo al confronto sui temi della leadership, del talento, della crescita personale. Il suo italiano non è certo perfetto, ma è senz’altro comprensibile.